sabato 31 maggio 2014

RECENSIONE: REQUIEM - Delirium #3


Ciao a tutti!!!!!! Finalmente è arrivato il sabato!!!! Questa settimana è stata molto impegnativa, e non sono riuscita nè a scrivere, nè a leggere o commentare gli altri blog, quindi spero di "recuperare" con due post questo fine settimana, uno oggi e uno domani!!!
Era da tanto che volevo leggere Requiem, e finalmente ce l'ho fatta!!!! Non potevo non farne la recensione, quindi eccola qui.... per chi non avesse letto gli altri due capitoli, ovviamente vi sconsiglio di proseguire nella lettura di questo post!!!

Titolo: Requiem
Autore: Lauren Oliver
Casa editrice: Piemme
Collana: Freeway
Serie: Delirium #3
Uscita: gennaio 2014
Pagine: 336
Prezzo versione cartacea: 17 €
Prezzo e-book:  6,99 €

TRAMA

Mi chiamo Lena e sono infetta, perché mi sono innamorata di Alex in un mondo in cui l’amore è considerato una malattia, e come una malattia viene curato. Io e Alex siamo scappati, ma poi ci hanno separati. Io sono andata avanti, ho incontrato Raven e gli altri ragazzi della Resistenza. Ho imparato a combattere per quello in cui credo, a lottare per essere davvero me stessa. E ho incontrato Julian che è il ragazzo più dolce del mondo e mi vuole con sé. Poi però Alex è tornato, quando pensavo di averlo dimenticato, quando mi ero convinta di riuscire a fare a meno di lui. E ora, mentre il mondo attorno a noi cade a pezzi, io sto male, e penso che forse avevano ragione loro: l’amore è davvero una malattia!

COSA NE PENSO

Duuuunqueee...... ero veramente curiosa di vedere come sarebbe andata a finire questa storia, ma ammetto che il mio interesse era più per il triangolo tra Lena-Alex-Julian che per il resto.... proprio per questo, sono rimasta un po' male vedendo la piega che ha preso il libro fin dalle prime pagine: il triangolo non esisteva proprio, era chiaro come il sole che Lena voleva Alex, e il povero Julian restava con un palmo di naso.... peccato che Alex non fosse assolutamente disposto a perdonare Lena!!!!

I miei piedi agiscono per me senza che me ne accorga e mi spostano lungo la scarpata, verso il falò, che adesso brucia caldo e vigoroso; verso il ragazzo che diventa ombra accanto al fuoco, cancellato dal fumo. Ecco cos'è Alex adesso: un ragazzo-ombra, un'illusione.

I rapporti tra i tre sono inverosimili per praticamente tutto il libro: prima Alex non parla con Lena, poi Lena non parla con Alex, Alex e Julian non si parlano proprio mai, Lena è gelosa di Alex però si butta tra le braccia di Julian.... per rendere il tutto ancora più teso, arriva pure una nuova ragazza che si mette con Alex!!! Insomma, i rapporti tra i personaggi sono tesi e c'è poco spazio per il dialogo o l'introspezione, e sinceramente ero parecchio imbufalita per la situazione di stallo!!!!

Chi lo sa? Magari hanno ragione loro. Magari i nostri sentimenti ci portano alla pazzia. Magari l'amore è davvero una malattia e staremmo meglio senza. Invece abbiamo scelto una strada diversa. E, dopotutto, questo è il senso di sfuggire alla cura:siamo liberi i scegliere. Siamo addirittura liberi di scegliere la cosa sbagliata.

Quanto alla Resistenza, si ingrossa e acquista sempre più potere anche tra i Curati stessi: i protagonisti passano da una battaglia all'altra, senza sosta (le uniche pause sono quelle richieste dagli spostamenti), ed è proprio con una battaglia che il libro si conclude, e proprio a Portland, dove tutto è iniziato.

Volevamo la libertà di amare. Volevamo la libertà di scegliere. Adesso dobbiamo combattere per ottenerla.

In questo libro ritroviamo anche una vecchia conoscenza: Hana, curata e sempre bellissima, ma in preda ai sensi di colpa che le impediscono di godersi la sua nuova vita luccicante; Hana porta avanti una piccola ribellione personale, ma non lo fa perchè desidera cambiare l'ordine delle cose, ma solo per sè stessa. 
Quando Lena ed Hana si riincontrano, si capisce tutta la differenza tra le due, come la vita le ha fatte cambiare, come abbiano preso strade diverse.

Non scegliamo mai veramente, non del tutto. Siamo sempre sospinti e schiacciati verso una strada o un'altra. Non abbiamo altra possibilità che fare un passo avanti e poi un altro, e poi ancora un altro; all'improvviso ci ritroviamo su un sentiero che non avevamo scelto affatto.

A Portland, negli ultimi capitoli, tutti i fili lasciati in sospeso si concludono ma, soprattutto, Lena capisce CHI vuole essere, indipendentemente da Alex o da Julian: il cambiamento e le scelte finali di Lena mi sono veramente piaciute, hanno dato un senso al libro: si potrebbe dire che si tratta di un finale aperto, che in realtà nulla, nè la guerra nè la situazione amorosa di Lena, si conclude definitivamente, ma credo che la Oliver abbia voluto farci riflettere sull'avere fede, sul fatto che non esistono società o mondi perfetti, dove tutto sia ordinato, dove tutto va come deve andare: nel mondo reale, bisogna solo avere FEDE.

Per un istante provo un dolore insopportabile: per come cambiano le cose, per il fatto che non possiamo mai tornare indietro. Non sono più sicura di nulla, ormai. 
Ma quello che conta non è sapere. Si tratta soltanto di andare avanti. I curati vogliono certezze; noi abbiamo scelto di fidarci.

Avrei voluto dare un voto migliore a questo libro, ma poichè per tre quarti è stato prevedibile e noioso, mi limito a tre stelline e mezzo.

Stagione: sinceramente mi ha fatto pensare all'inverno: lotte, condizioni di vita dure, drammi di cuore.... decisamente inverno!!!

lunedì 26 maggio 2014

COVER... A TEMA #4


Ciao a tutti e a tutte!!! 
Sono finalmente a casa, bella pulita e profumata dopo la doccia.... oggi non è proprio stata una bella giornata!!! Oltre al fatto che era lunedì (motivo già valido per essere di cattivo umore), pioveva e la mia collega era ammalata, insomma.... un disastro!!!
Incredibilmente però ho trovato il tempo (e soprattutto la voglia!!!) di continuare a leggere Multiversum-Memoria, col quale ero arenata a pagina 40 da circa dieci giorni, senza nessuna voglia di continuare.... ora invece sono quasi curiosa di vedere come andrà a finire (anche se rimango dell'idea che l'autore ama incasinare le storie con eventi apocalittici incomprensibili).

Ma veniamo alla rubrica di questo lunedì

 Rubrica in cui vi propongo una parola-tema e tre cover che vi si abbinino!!!
Potete trovare questa stessa rubrica  con il nome "On the Cover" nel blog Reading with Love

La parola che ho scelto questa settimana è:

CHIAVI

Un tema che non credevo di riuscire a gestire, e invece ho trovato tre cover che mi piacciono molto:


1- Incarceron, di Catherine Fisher: ho scoperto questo libro solo recentemente, ma adoro la sua cover: le foglie e gli ingranaggi che si mescolano mi fanno impazzire!!!!
2- Le nove chiavi dell'antiquario, di Martin Rua: molto classica, quasi severa: una cover che mi ha attirata senza che sappia spiegare perchè.
3- Bitterblue, di Kristin Cashore: mi piacciono gli accostamenti cromatici delle tre chiavi e, soprattutto, l'occhio che fa capolino in alto!! <3 comment-3--="">

sabato 24 maggio 2014

RECENSIONE: UN MARITO ALL'ORA DEL TE


Ciao a tutti!!! Nonostante sia sabato, questa settimana devo comunque lavorare :-(( non vedo l'ora che sia domenica, così mi riposo un attimo!!!! Però mi prendo qualche minuto per pubblicare questo post.

Preparo da tanto questa recensione, è decisamente il libro che mi è piaciuto di più quest'anno e non ero mai soddisfatta di quello che scrivevo.... alla fine ho deciso di descrivere semplicemente le tre parti di cui è composto, e di farcirle con qualche citazione..... spero vi piaccia!!!

Titolo: Un marito all'ora del tè
Autore: Marjan Kamali 
Casa Editrice: Giunti
Uscita:  2013
Pagine: 304
Prezzo:  12,00 € 

TRAMA

Istruito, di buona famiglia, ottimo lavoro, sana e robusta costituzione, denti perfetti. Iraniano doc, naturalmente. Il regalo ideale per il compleanno di Mina. Darya è elettrizzata: ne è certa, dopo tanti inutili tentativi, questo è il marito giusto per sua figlia, e non vede l’ora che i due si incontrino per il tè della domenica pomeriggio. Ma a venticinque anni, la maggior parte dei quali vissuti a New York, Mina ha in mente tutto fuorché un matrimonio combinato. Il suo sogno è diventare un’artista underground, e non ha nessuna intenzione di cedere alle insistenze materne. Il destino però sta per giocare un brutto tiro anche alla tradizionalista Darya: da sempre ossessionata dal pallino della matematica, inizia a frequentare un corso serale che oltre a equazioni e fogli Excel porterà nella sua vita una variabile completamente imprevista... In bilico tra le mille luci di New York e la nostalgia per il paese di origine, madre e figlia intraprenderanno un viaggio in Iran, alla ricerca di qualcosa che solo quella terra può regalare.

COSA NE PENSO

Ho comprato questo libro perchè attirata dalla trama: mi aspettavo una commedia in stile "Il mio grosso grasso matrimonio greco", con la figlia che si innamora di un americano e la famiglia iraniana che cerca disperatamente di accettarlo. Mi sbagliavo completamente.
In realtà, ho scoperto un libro molto, molto più bello, intenso e significativo, un libro sul rapporto tra madre e figlia, ma anche sul significato della libertà e su come ci si senta ad essere divisi tra due culture.

Il romanzo è diviso in tre parti.
Nella prima parte, facciamo la conoscenza della famiglia Rezayi: iraniani, ma residenti a New York da ormai quindici anni; il papà e i due figli maggiori ormai non hanno più problemi, ma non è così per la madre Darya e la figlia Mina. Mina sogna di essere un'artista, passione che coltiva fin dalla sua infanzia a Teheran, ma per compiacere i genitori studia economia, mentre Darya non riesce assolutamente a considerare il nuovo paese come casa sua, e cerca in tutti i modi di combinare un matrimonio per sua figlia.

Le persone dicono sempre che sono fortunato perchè riesco ad ambientarmi ovunque.
Ho vissuto in molti posti. 
A volte penso che trovarsi bene ovunque significhi non trovarsi bene da nessuna parte.

Nella seconda parte, un lungo flashback ci descrive la vita in Iran durante l'ultimo periodo della monarchia e la rivoluzione: i cambiamenti nella vita del paese porteranno i Rezayi alla decisione di scappare negli Stati Uniti.
Sono descritti anche i primi anni in America, e come cambiano i rapporti all'interno della famiglia e soprattutto tra Mina e Darya: cosa porta Darya a diventare una donna che organizza incontri di matrimonio per la figlia, come vive la mentalità liberale del nuovo paese, ma soprattutto come vive il passaggio da un ambiente in cui era sempre circondata dalla famiglia e dagli amici ad una città dove è rimasta sola con suo marito e i suoi figli e, man mano che questi crescono, sola col marito.

Nostro figlio era la luce dei nostri occhi.
Mia moglie è la mia anima: quando la dipingo com'era una volta, torna da me.
 
Nella terza ed ultima parte, Mina e Darya, la prima alla ricerca di sè stessa, e la seconda per ritrovare sè stessa, torneranno in Iran per una visita alla famiglia; troveranno un paese profondamente diverso da quello che ricordano e in cui volevano tornare, ma nonostante ciò troveranno anche le risposte che cercano.

Abbiamo una vita in casa e un'altra fuori. Diciamo una cosa davanti agli amici ed un'altra in pubblico. Perchè veniamo arrestate se diciamo quello che pensiamo veramente. 
Credi che non sappia quanto è ridicola quest'esistenza doppia? Se avessi un briciolo di libertà,  rinuncerei ai party semplicemente per vivere.

Come si vive in bilico tra due culture? E peggio, come si diventa stando in bilico tra due culture? Questo libro ne è una testimonianza efficace, e da anche una sua personale risposta (con un lieto fine).
Cinque stelle assolutamente meritate, e con la lode!!! Bella trama, ben scritto, fa commuovere e ragionare.

Stagione: estate


giovedì 22 maggio 2014

GIVEAWAY: ESTRAZIONE


Benritrovati lettori!!! Finalmente il tempo sembra essere stabile, e anche se ho poco tempo per godermi il sole all'aria aperta, vederlo dalla  mia finestra mentre lavoro da molta carica!!!!
In questi giorni non sto neppure leggendo, ho un "blocco del lettore", in parte perchè il libro che sto finendo non mi ispira e sono incerta se abbandonarlo, in parte perchè sono alle prese con un progetto molto impegnativo al lavoro, e dopo tante ore al computer i miei occhi urlano pietà!!!


Ma sto divagando....eccoci infine arrivati all'estrazione del giveaway "La ragazza che leggeva nei cuori".

Per provare a vincerlo, dovevate iscrivervi al mio blog e darmi un suggerimento per migliorarlo.
Vi ringrazio per aver partecipato, e soprattutto vi ringrazio perchè, pur non avendolo chiesto, mi avete inondata di complimenti veramente gentili!!!!

Ho ricevuto tanti preziosi suggerimenti: alcuni li ho seguiti, altri no, ma in ogni caso i vostri commenti mi hanno aiutata: ho anche capito che siete molto curiosi di sapere chi sono e com'è la mia vita, quindi d'ora in poi aspettatevi maggiori dettagli a riguardo!!!!

Un particolare che tutti sembrano apprezzare è la mia grafica, quindi volevo dire che non è merito mio, ma della bravissima Denise di Daydream design.

In molti mi avete anche chiesto di aggiungere dei collegameti coi social network, quindi, per cominciare, ho aperto una pagina Facebook e una su Anobii. Poichè sono lenta ad imparare, e anzi combino spesso dei piccoli disastri, vi  chiedo gentilmente di portare pazienza.... e cercatemi sui social, perchè appunto sono impedita ( su Anobii poi non capisco se vi devo includere come "amici" o come "vicini".... boh???): insomma, questo per dire che mi trovate ad ambedue gli indirizzi come "Le stagioni dei libri", quindi..... cercatemi!!!! ^^

 Ecco altri cambiamenti che ho apportato:
- ho spostato la mia presentazione sulla pagina dei contatti
- ho spostato la barra della ricerca in alto a destra
- in generale, gli elementi della sidebar di destra rimangono gli stessi, ma ho cambiato l'ordine a molti

E' stato veramente difficile scegliere un vinvitore,ma ce l'ho fatta!!! La persona in questione riceverà in giornata una mia mail. Per tutti gli altri: se avessi potuto, avreste vinto tutti!!!! Sarà per la prossima volta, non disperate!!!!



martedì 20 maggio 2014

CHI BEN COMINCIA...... #6

 
Benritrovati a tutti!!!!!!! Come state? Io sono stata messa fuori uso da un'influenza fuori stagione, ho avuto picchi di febbre a 39,5 !!! O_o 
Visto che per me la settimana inizia oggi, pubblico la rubrica "Chi ben comincia" anche se è martedì!!!
 
 
Chi ben comincia è una rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri in cui ogni 15 giorni trascrivo le prime righe di un libro: chissà se leggendolo vi verrà voglia di proseguire la lettura?
Questa settimana ho scelto di proporvi l'inizio di "La fata carabina" di Daniel Pennac. Sono da sempre una grande fan di tutta la famiglia Malaussène e di Belleville, e spero che con la recente trasposizione in film del primo romanzo della serie, "Il paradiso degli orchi", gli estimatori di questo ciclo aumentino.
Ma vi lascio all'inizio del libro e continuo dopo!!!
"Era inverno a Belleville e c'erano cinque personaggi. Sei, contando la lastra di ghiaccio. Sette, anzi, con il cane che aveva accompagnato il Piccolo dal panettiere. Un cane epilettico, con la lingua che gli penzolava da un lato.
La lastra di ghiaccio somigliava ad una cartina dell'Africa e copriva l'intera superficie dell'incrocio che la vecchia signora si accingeva ad attraversare. Sì, sulla lastra di ghiaccio c'era una donna, molto vecchia, in piedi, malferma sulle gambe, che trascinava con millimetrica prudenza una pantofola davanti all'altra. Reggeva una sporta da cui spuntava un porro d'occasione, portava un vecchio scialle sulle spalle e un apparecchio acustico nella piega dell'orecchio. Con il loro avanzare strisciante le pantofole l'avevano condotta, diciamo, fino al centro del Sahara, sulla lastra a forma di Africa. Doveva ancora farsi tutto il sud, i paesi dell'apartheid e via dicendo. A meno che non tagliasse per l'Eritrea o la Somalia, ma nel canaletto di scolo il Mar Rosso era terribilmente gelato."

Adoro la capacità di Pennac di trasmettere vita perfino ad una lastra di ghiaccio, con le sue metafore sempre sottili e argute. Pennac non è sempre facile da leggere, è pieno di neologismi e satira, ma personalmente lo consiglio a tutti!!
Dal pezzo che vi ho riportato, si conoscono quattro dei sette personaggi: il Piccolo, il cane epilettico, la nonnina e la lastra di ghiaccio: non siete curiosi di scoprire quali sono gli altri tre? ^^

giovedì 15 maggio 2014

RECENSIONE: LA LOCANDA DI ROSE HARBOR


Buongiorno a tutti lettori!!! Questa settimana sia il lavoro che il tempo mi stancano, però sto leggendo dei libri veramente bellissimi, faccio molta fatica a staccarmi dalla lettura per iniziare o per finire la mia giornata.
Stasera finirà anche il mio primo Giveaway, sarà veramente dura scegliere il vincitore!!! 

Titolo: La locanda di Rosa Harbor
Autore: Debbie Macomber
Casa Editrice: Sonzogno
Uscita:  2013
Pagine: 256
Prezzo: 16,00 € 

TRAMA

Dopo la perdita del marito, soldato dell’esercito americano, Jo Marie Rose, senza dare ascolto a chi le consiglia prudenza, decide di lasciare il lavoro sicuro alla Columbia Bank e di trasferirsi lontano dalla grande città.
Un annuncio, scovato su internet, attira la sua attenzione: è in vendita una pittoresca locanda a Cedar Cove, paesino affacciato sull’Oceano Pacifico. Con vista sul faro che svetta dal porticciolo naturale, quel luogo è perfetto per ritrovare l’equilibrio che Jo Marie teme di avere smarrito. Stabilitasi in questa oasi di apparente tranquillità, immersa in un paesaggio incantevole, accarezzata da brezze salmastre, la giovane donna sente subito la sferzata di una nuova energia. Così si mette al lavoro per trasformare la graziosa locanda in un alberghetto, dove dedicarsi con calore all’accoglienza dei clienti e continuare a svolgere le attività predilette: il bricolage, l’arredamento, i lunghi lavori a maglia.
È proprio vero che la vita, per quanto provata dalla sofferenza, può sempre ricominciare.
Quando accoglierà i suoi primi ospiti, infatti, Jo Marie realizzerà con stupore quante sorprese si nascondono tra quelle mura. La vita di ciascuno di loro è un universo al tempo stesso meraviglioso e travagliato: c’è chi cerca l’amore, chi il perdono e chi vuole ritrovare se stesso.
Il B&B Rose Harbor - così Jo Marie chiama la sua locanda - diverrà, per volontà e decisione della sua amabile proprietaria, un luogo dove nessuno che desideri aprire il proprio cuore rimarrà inascoltato.

COSA NE PENSO

Dopo aver letto questo romanzo mi sono documentata un po' sull'autrice, e ho scoperto che è l'indiscussa regina del romance americano, con più di cento titoli già pubblicati!!
Mi sono quindi spiegata il perchè nel libro tutto fosse così zuccheroso, con tanti sentimenti positivi: perdono, redenzione, amore, amicizia, tutto condito da molto-molto Love con la L maiuscola. 
Gli aggettivi (inventati o non) che mi vengono in mente per questo libro sono:  sollucchevole, sdilinquoso, zuccheroso.

Il tutto inizia quando, a seguito della morte del marito, Marie Rose decide di cambiare vita e di trasferirsi a Cedar Cove per gestire un bed and breakfast.
Nel libro si seguono da vicino sia gli sforzi che Marie Rose compie per avviare la sua attività ed inserirsi nella comunità, sia le vicende dei suoi primi due clienti, Abby e Josh: il bed and breakfast sembra attirare solo persone (ed animali) che hanno bisogno di guarire da qualche ferita; diventa un luogo di cura, e la stessa Marie Rose inizierà a sognare il suo defunto marito, che la incoraggia e la rassicura, aiutandola ad affrontare la vita.
Abby rientra a Cedar Cove per le nozze del fratello: non ci rimetteva piede da quando, in un incidente d'auto, la sua migliore amica era morta: deve affrontare l'opinione della comunità, il biasimo dei genitori della ragazza, ma soprattutto il proprio senso di colpa.
Josh ritorna invece per fare pace col patrigno in punto di morte.

In conclusione, penso sia un libro sdilinquoso ma molto ben scritto, prevedibile ma mai banale: è il primo di una serie ambientata a Cedar Cove (il seguito, "Primavera a Rose Harbor", è appena stato pubblicato dalla Sonzogno), ma la storia che racconta ha un inizio, uno sviluppo ed una fine, quindi, se non volete imbarcarvi nell'ennesima serie, potete leggerlo anche da solo.

Stagione: direi che la primavera è perfeta! Nonostante sia ambientato nel freddo nord ovest degli Stati Uniti (cedar Cove si trova su una penisola di fronte a Seattle), i suoi sentimenti positivi rimandano ad un clima primaverile, che scalda il cuore!!



 
Dopo la perdita del marito, soldato dell’esercito americano, Jo Marie Rose, senza dare ascolto a chi le consiglia prudenza, decide di lasciare
il lavoro sicuro alla Columbia Bank e di trasferirsi lontano dalla grande città.
Un annuncio, scovato su internet, attira la sua attenzione: è in vendita una pittoresca locanda a Cedar Cove, paesino affacciato sull’Oceano
Pacifico. Con vista sul faro che svetta dal porticciolo naturale, quel luogo è perfetto per ritrovare l’equilibrio che Jo Marie teme di avere smarrito. Stabilitasi in questa oasi di apparente tranquillità, immersa in un paesaggio incantevole, accarezzata da brezze salmastre, la giovane donna sente subito
la sferzata di una nuova energia. Così si mette al lavoro per trasformare la graziosa locanda in un alberghetto, dove dedicarsi con calore all’accoglienza dei clienti e continuare a svolgere le attività predilette: il bricolage, l’arredamento, i lunghi lavori a maglia.
È proprio vero che la vita, per quanto provata dalla sofferenza, può sempre ricominciare.
Quando accoglierà i suoi primi ospiti, infatti, Jo Marie realizzerà con stupore quante sorprese si nascondono tra quelle mura. La vita di ciascuno di loro è un universo al tempo stesso meraviglioso e travagliato: c’è chi cerca l’amore, chi il perdono e chi vuole ritrovare se stesso.
Il B&B Rose Harbor - così Jo Marie chiama la sua locanda - diverrà, per volontà e decisione della sua amabile proprietaria, un luogo dove nessuno che desideri aprire il proprio cuore - See more at: http://www.sonzognoeditori.it/varia/libro/4542563-la-locanda-di-rose-harbor#sthash.XGvrVZRT.dpuf
Dopo la perdita del marito, soldato dell’esercito americano, Jo Marie Rose, senza dare ascolto a chi le consiglia prudenza, decide di lasciare
il lavoro sicuro alla Columbia Bank e di trasferirsi lontano dalla grande città.
Un annuncio, scovato su internet, attira la sua attenzione: è in vendita una pittoresca locanda a Cedar Cove, paesino affacciato sull’Oceano
Pacifico. Con vista sul faro che svetta dal porticciolo naturale, quel luogo è perfetto per ritrovare l’equilibrio che Jo Marie teme di avere smarrito. Stabilitasi in questa oasi di apparente tranquillità, immersa in un paesaggio incantevole, accarezzata da brezze salmastre, la giovane donna sente subito
la sferzata di una nuova energia. Così si mette al lavoro per trasformare la graziosa locanda in un alberghetto, dove dedicarsi con calore all’accoglienza dei clienti e continuare a svolgere le attività predilette: il bricolage, l’arredamento, i lunghi lavori a maglia.
È proprio vero che la vita, per quanto provata dalla sofferenza, può sempre ricominciare.
Quando accoglierà i suoi primi ospiti, infatti, Jo Marie realizzerà con stupore quante sorprese si nascondono tra quelle mura. La vita di ciascuno di loro è un universo al tempo stesso meraviglioso e travagliato: c’è chi cerca l’amore, chi il perdono e chi vuole ritrovare se stesso.
Il B&B Rose Harbor - così Jo Marie chiama la sua locanda - diverrà, per volontà e decisione della sua amabile proprietaria, un luogo dove nessuno che desideri aprire il proprio cuore rimarrà inascoltato. - See more at: http://www.sonzognoeditori.it/varia/libro/4542563-la-locanda-di-rose-harbor#sthash.XGvrVZRT.dpuf
Dopo la perdita del marito, soldato dell’esercito americano, Jo Marie Rose, senza dare ascolto a chi le consiglia prudenza, decide di lasciare
il lavoro sicuro alla Columbia Bank e di trasferirsi lontano dalla grande città.
Un annuncio, scovato su internet, attira la sua attenzione: è in vendita una pittoresca locanda a Cedar Cove, paesino affacciato sull’Oceano
Pacifico. Con vista sul faro che svetta dal porticciolo naturale, quel luogo è perfetto per ritrovare l’equilibrio che Jo Marie teme di avere smarrito. Stabilitasi in questa oasi di apparente tranquillità, immersa in un paesaggio incantevole, accarezzata da brezze salmastre, la giovane donna sente subito
la sferzata di una nuova energia. Così si mette al lavoro per trasformare la graziosa locanda in un alberghetto, dove dedicarsi con calore all’accoglienza dei clienti e continuare a svolgere le attività predilette: il bricolage, l’arredamento, i lunghi lavori a maglia.
È proprio vero che la vita, per quanto provata dalla sofferenza, può sempre ricominciare.
Quando accoglierà i suoi primi ospiti, infatti, Jo Marie realizzerà con stupore quante sorprese si nascondono tra quelle mura. La vita di ciascuno di loro è un universo al tempo stesso meraviglioso e travagliato: c’è chi cerca l’amore, chi il perdono e chi vuole ritrovare se stesso.
Il B&B Rose Harbor - così Jo Marie chiama la sua locanda - diverrà, per volontà e decisione della sua amabile proprietaria, un luogo dove nessuno che desideri aprire il proprio cuore rimarrà inascoltato. - See more at: http://www.sonzognoeditori.it/varia/libro/4542563-la-locanda-di-rose-harbor#sthash.XGvrVZRT.dpuf

lunedì 12 maggio 2014

COVER... A TEMA #3


Ciao a tutti!!!!!!!
E' di nuovo lunedì, è incredibile come il tempo passi velocemente!!!
Oggi è di nuovo il turno della rubrica

  Rubrica in cui vi propongo una parola-tema e tre cover che vi si abbinino!!!
Potete trovare questa stessa rubrica  con il nome "On the Cover" nel blog Reading with Love

E poichè siamo a maggio, che è il mese delle rose, ho scelto la parola:

ROSE

Mi era sembrata una parola facile, ma mi sono resa conto che ci sono molte copertine con rappresentati dei fiori, ma poche con vere e proprie rose (e meno ancora che mi piacessero).
Alla fine, ho scelto queste tre: 


1- Polvere alla polvere di Brian Freeman: adoro il contrasto tra le rose rosse e la neve bianca che cade.
2- La confessione -this man trilogy-, di Jodi Ellen Malpas: la rosa che scende dall'angolo a destra attira l'occhio secondo me ^^
3- Il segreto, di Alessia Esse: adoro le venature sui petali della rosa.
In realtà, non ho letto nessuno dei tre, ho semplicemente cercato tre copertine con delle rose di colore diverso, in modo da creare un contrasto di colori.

sabato 10 maggio 2014

RECENSIONE:VINTAGE DREAM


Eccomi!!! Finalmente questa settimana è finita, il rientro è stato veramente duro, ora ho un po' più di tempo, e ne approfitto per rimettermi in pari con le recensioni -sono rimasta terribilmente indietro- : aspettatevene quindi molte durante la prossima settimana!!

Titolo: Vintage dream
Autore: Erica Stephens
Casa Editrice: Garzanti
Uscita:  2014
Pagine: 367
Prezzo: 16,40 €  

TRAMA

È impossibile resistere al fascino di un vecchio vestito di seta con bottoni smaltati e maniche a sbuffo. Lo sa bene Amanda che ha fatto degli abiti vintage la sua più grande passione. Nel negozio in Astor Place a Manhattan, si diverte a rammendare e cucire per dare nuova vita a gonne, giacche e tailleur. I suoi clienti affezionati ormai si fidano solo di lei e del suo inconfondibile gusto. Eppure ora la sua amata bottega è in pericolo: sta per essere sfrattata. Amanda sente il mondo crollarle addosso. C'è un'unica cosa che può riportarle il sorriso: andare a caccia di vestiti usati. La sua ricerca la porta a casa di un'anziana signora e a un baule in cui, tra rasi fruscianti e pizzi delicati, trova un piccolo tesoro: un vecchio diario. Pagina dopo pagina scopre che a scrivere quelle righe ingiallite è stata Olive, una donna vissuta nella New York di inizio novecento. Una donna forte e indipendente che, senza l'aiuto di un uomo, ha realizzato il suo sogno di lavorare nel più famoso grande magazzino della città. Una donna che ha scoperto la potenza dell'amore e la profondità delle sue ferite. Il racconto di Olive dà ad Amanda la forza per lottare per tutto quello che ha costruito con tanti sacrifici e per essere di nuovo felice. Ma non solo. Perché quel vecchio taccuino nasconde molto di più. Il destino a volte percorre strade inaspettate. Strade che possono salvare quello che Amanda ha di più caro: il suo piccolo negozio vintage. E forse anche il suo cuore..

COSA NE PENSO

 Il libro inizia quando Amanda, newyorkese con la passione per i vestiti vintage e proprietaria di un negozio dove li vende, scopre un diario nascosto nel baule di abiti che ha appena acquistato: si tratta del diario di Olive, newyorkese di inizio secolo.
Amanda inizia subito a leggere il diario, e si affeziona molto alle avventure di Olive, tanto da portare sempre il diario con sè e da leggerlo appena ha un attimo di tempo. Essendo appassionata di architettura, si diverte anche a cercare i vecchi edifici e locali in cui Olive è andata e a confrontarli con ciò che sono diventati nel presente (le due ragazze, tra l'altro, abitano nello stesso quartiere).
Amanda e Olive sono due donne praticamente all'opposto: Amanda cerca da sei anni di troncare una relazione con un uomo sposato da cui però dipende economicamente; Olive, al contrario, pur trovandosi in gravi difficoltà economiche, non accetta di indebitarsi con nessuno e vive libera la sua vita, in un'epoca in cui una donna senza la protezione di un uomo non era considerata nè tollerata.

Una ragazza a caccia di vestiti vintage.
Un piccolo negozio da salvare.
Una scoperta inaspettata.

Personalmente, non sono una fan del vintage, e neppure dei vestiti: nel libro ci sono diversi passaggi che spiegano come Amanda modifica gli abiti prima di venderli, o descrivono come si veste: purtroppo non sono riuscita a seguirli, anzi era come leggere un testo scritto in una lingua straniera. 
Un discorso analogo vale per le descrizioni degli edifici di New York: senza poterli vedere personalmente ho perso metà del loro fascino, non sempre riuscivo a immaginarmi tutti i dettagli.
Nonostante questo piccolo disguido, la lettura è stata comunque piacevole :-)

Questo libro è stato un "fenomeno del passaparola": personalmente l'ho trovato piacevole, ma non speciale. Fa sicuramente per voi se amate i vestiti e/o il vintage e/o New York.

Stagione: l'ho trovato un libro primaverile, i vestiti vintage mi hanno trasmesso un'idea di leggerezza e ariosità

 

mercoledì 7 maggio 2014

I MIEI BUONI PROPOSITI #2


Ciao a tutti!!!!
E anche maggio è arrivato!!!! Con la ripresa del lavoro e del bel tempo, ho sempre più voglia di starmene spaparanzata a leggere.... purtroppo questa è una settimana veramente tirata e ho pochissimo tempo da dedicare alla lettura... verranno presto tempi migliori (già da venerdì in effetti)!!! Intanto ho riflettuto bene sui miei buoni propositi di questo mese.... che cosa (idealemente) leggerò? Visto che siamo giù al 7 maggio mi sbrigo a pubblicare il post!

Dopo averci attentamente riflettuto, voglio dedicare maggio alle..... serie!!!!
Voglio ASSOLUTISSIMAMENTE finire le saghe:
  •  Delirium (di cui mi manca solo il terzo capitolo!!),  
  • Multiversum (di cui al contrario ho letto solo il primo), 
  • e non dimentichiamoci del mio semprepresente Il portale delle tenebre (della serie "Le cronache del ghiaccio e del fuoco").
Lo so che questi propositi me li trascino dietro da oltre un mese, ma la speranza è l'ultima a morire!!!! E poi, la mia wishlist è troppo intasata dalle serie, quindi almeno quelle appena iniziate vorrei finirle!!!!
Verso fine mese inizierò la nuova tappa di lettura della gara Mastereader Reading Challenge, quindi vedrò se riesco a smaltire altri titoli della mia lista .....

Per quanto riguarda il blog, mi sono finalmente decisa (anche grazie ai vostri suggerimenti) ad aprire un profilo su Anobii e uno su Goodreader .
A metà mese vi do appuntamento per l'estrazione del vincitore del Giveaway La ragazza che leggeva nei cuori, a cui potete partecipare fino al 15 maggio!!!

Su questi buoni propositi senza neanche un'immagine vi saluto, auguratemi buona fortuna e buone letture anche a voi!!!!!!! Voi a cosa dedicherete questo mese? Sono curiosa.... :-))))


lunedì 5 maggio 2014

CHI BEN COMINCIA...... #5


Ciao a tutti!!!
Sono tornata dalla mia splendida piccola vacanza nelle Marche, e oggi ho ripreso col lavoro T_T Addio dolci colline verdi e buona cucina e gente cordiale!!!!
Ovviamente la ripresa dopo le ferie è sempre dura, ma oggi ancora più del solito perchè so che fino ad agosto sarà tutta una tirata e devo tenere duro!!!
Per ricominciare alla grande, ecco il consueto appuntamento con la rubrica 

Chi ben comincia è una rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri in cui ogni 15 giorni trascrivo le prime righe di un libro: chissà se leggendolo vi verrà voglia di proseguire la lettura?

Questa settimana ho scelto un libro di cui vi ho già parlato, "E le stelle non stanno a guardare" di LoredanaLimone (qui la mia recensione).
Perchè questa scelta? Perchè il primo giorno della ripresa del lavoro tutti noi dovremmo avere un Borgo Propizio nel cuore per riuscire a ricominciare nel migliore dei modi!!!







"Vi aspettavo, carissimi! Tutti, chi mi conosce già, e chi varca la porta per la prima volta.
La porta... la porta... Oh, sì, è qui! Me l'hanno restaurata così bene che a volte non la vedo.
Infatti ora, l'Arcus Propitius, da cui si domina tutta la vallata, riposante di verde e colorata di primavera in questo bel mese di marzo, a volte pare un dipinto... come si dice? Un trompe l'oeil.
Ma quello è un inganno per gli occhi, questo no: è tutto vero. Talmente vero che mi sembra irreale.
Sì, perchè ancora non riesco ad abituarmi, lo credereste?, al mio ultimo, sorprendente e repentino cambiamento. Ero già rassegnato a tirare le cuoia e nei momenti di massima depressione mi vedevo cancellato dalle carte geografiche, cosa non tanto improbabile visto che contavo appena centottantasei anime di cui una buona metà con intento migratorio.
E invece eccomi qua, ringiovanito.
Rinato!
Solo l'amore ha potuto compiere questo miracolo. L'amore dimostratomi da una straordinaria armata Brancaleone che un bel giorno è approdata qui, rivoluzionando la mia vita."

Quando l'ho letto per la prima volta, ci ho messo un po' a capire che a parlare era.... il Borgo, praticamente il protagonista di questo romanzo (anche se silenzioso spettatore per il resto del libro).
Nel romanzo precedente, Borgo Propizio era cadente e malmesso, ma un anno dopo, all'inizio di "E le stelle", è stato restaurato e tirato a lucido, tanto da aprire fieramente il primo capitolo!!
Ci tengo a ripetere che ho amato questo romanzo soprattutto per l'ambientazione a Borgo Propizio, oasi di pace e tranquillità: ma tutti noi abbiamo dentro un nostro Borgo Propizio, per citare le parole dell'autrice, la bravissima Loredana Limone!!